La cultura del costruire in maniera efficiente ed efficace fonda radici antichissime nella storia dell’architettura della nostra penisola e del bacino del Mediterraneo, ed è quindi giusto e naturale che proprio dall’Italia venga la proposta, per la prima volta al mondo, con la pubblicazione di Principi di Sostenibilità applicabili sugli spazi commerciali.
L’architettura davvero sostenibile (e non solo energeticamente efficiente) tiene conto di molti aspetti dello spazio abitato destinato all’uomo, che vengono risolti con un sistema di soluzioni semplici volte a farne il luogo migliore in cui sostare ed essere attivi.
Per soluzione “semplice” si intende una soluzione che si interfaccia in maniera logica al fatto che il corpo umano è un sistema scientifico perfetto che reagisce in maniera decodificata e ormai nota a sollecitazioni di natura fisica e chimica, producendo un comportamento positivo o negativo.
Basta conoscere cosa dà fastidio e cosa invece piace istintivamente al corpo umano, per programmare con ottima approssimazione il massimo riscontro in termini di benessere proposto da uno spazio chiuso. Ciò vale anche e soprattutto per un retail, luogo dove in maniera esponenziale si manifestano le reazioni del corpo umano alle sollecitazioni chimiche e fisiche a cui esso viene sottoposto.
Camera della Moda Italiana ha riassunto tutti i migliori Principi oggettivi e scientifici che possono essere messi a sistema da progettisti e realizzatori dei retail per consegnare alla committenza un negozio ottimale, innanzitutto dal punto di vista del consenso istintivo di natura fisiologica da parte del corpo umano, ma anche dal punto di vista del bilancio generale dei costi di gestione, oltre che di progettazione e di costruzioni.
Tutte le “buone pratiche” da applicare in un negozio non sono che la sintesi dei Principi millenari che nella nostra Penisola hanno trovato massima espressione in tutte le epoche e che sono stati utilizzati dai maggiori architetti della storia, i quali hanno sempre cercato di produrre sistemi abitativi perfetti, passivi, il più salubri possibile, al costo di costruzione e di gestione col rapporto qualità/costo migliore possibile.
Si tratta solo di guardare umilmente al passato per trovare tutte le risposte migliori per il futuro.
Aggiungi un commentoDalla chiocciola al green building
di Isabella Goldmann
e Antonella Cicalò
Un libro a cura di
per conoscere e riconoscere l'architettura del futuro
Edizioni FAG Milano