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il primo magazine sulla sostenibilità applicata

Alberghi

Oggi nessuno viaggia. Oggi nessuno prenota alberghi. Oggi tutto è cambiato e non sappiamo ancora quando riusciremo a tornare alla normalità. Molto probabilmente mai ma conquisteremo una “nuova normalità” fatta di cambiamenti che entreranno a far parte della nostra quotidianità.

Così come qualche anno fa, quando decidevi di fare l’architetto, dovevi scegliere il percorso per diventare “green”, oggi è impensabile non esserlo. La progettazione sostenibile che coinvolge l’intero ecosistema uomo-ambiente è infatti estremamente importante ed è ormai da considerare l’unica via possibile alla costruzione del mondo attorno a noi. Seguendo questo ragionamento, quello che per noi oggi sarà una novità da introdurre e cioè il concetto di salute per affrontare questa situazione pandemica, fra qualche tempo diventerà legge nella progettazione e ristrutturazione degli edifici.

Quindi, quando si potrà tornare a viaggiare, come dovranno essere le strutture ricettive che ci accoglieranno? Riusciranno gli alberghi esistenti ad evolversi e i nuovi edifici a trasformarsi nei primi healthy hotel senza trasformarsi in ospedali?

La verità è che nessuno lo sa ancora e i dubbi sono davvero tanti. Principalmente quello che pensano in molti è che se venisse trovato un vaccino, non sarebbe necessaria una vera a propria rivoluzione ma dal momento che nessuno può fare previsioni in campo medico, non si può perdere tempo basandosi su un’ipotesi.

Gli hotel, soprattutto quelli di lusso, richiedono anni per essere immaginati, progettati e costruiti e durante questo lasso di tempo le abitudini delle persone cambiano così come le mode e tutto l’ambito delle tecnologie dei materiali e digitali. Quindi prendere una decisione oggi per un mondo del futuro proprio durante una pandemia non è facile.

Un’altra considerazione importante da fare è che molto probabilmente non sarà il Coronavirus a durare a lungo rispetto al “sospetto” psicologico che questa condizione ha insinuato nella mente di ognuno di noi. La paura del prossimo e degli ambienti diversi da casa propria rimarrà per molto tempo ed è quindi necessario trovare soluzioni che possano già ora creare le condizioni per far sentire al sicuro le persone.

Il rischio però di trasformare gli hotel in ospedali è molto alto se si volessero seguire tutte le direttive e normative per creare spazi salubri. Per questo motivo sarà molto importante che il mondo dell’hotellerie dialoghi costantemente con gli architetti soprattutto con quelli che si sono specializzati in architettura sostenibile. Questi architetti infatti hanno già alla base del loro approccio alla professione un’estrema attenzione alla salute dell’uomo e dell’ambiente che li circonda.

Sarà quindi importante che lo spazio negli hotel venga anche progettato con la collaborazione tra nuove tecnologie e materiali innovativi. Un esempio interessante sarà l’integrazione della tecnologia “no-touch” che usa il riconoscimento vocale per eseguire una serie di azioni e il rilevamento della temperatura corporea e di altri eventuali parametri grazie ad “health detector” installati a tutti gli ingressi degli edifici.

In campo architettonico sarà importantissimo che vengano scelte le industrie di design, delle forniture e delle costruzioni che abbiano investito in nuovi materiali e tecnologie volte al mantenimento della salubrità degli ambienti. Molte superfici saranno autopulenti e capaci di reagire agli inquinanti come ai virus evitando che questi possano attaccarsi riuscendo addirittura a distruggerli. Tutti i sistemi di erogazione di aria e acqua saranno dotati di sistemi filtranti e purificatori. L’obiettivo quindi sarà quello di creare un ambiente salubre riuscendo a mimetizzare tutta questa nuova tecnologia al fine di garantire ancora un’esperienza memorabile agli ospiti facendoli sentire al sicuro come se fossero nella propria casa.

 

Crediti foto: Envato Elements

 

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Dalla chiocciola al green building


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